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Lesioni traumatiche dell'arto inferiore (piede) - Appunti di Anatomia, Appunti di Anatomia Patologica

Descrizione semplice e chiara, con l'aiuto di immagini, della lesioni traumatiche dell'arto inferiore (piede) con indicazioni terapeutiche.

Tipologia: Appunti

2013/2014

In vendita dal 27/02/2014

giuseppe.barbusca11
giuseppe.barbusca11 🇮🇹

4.5

(18)

118 documenti

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Scarica Lesioni traumatiche dell'arto inferiore (piede) - Appunti di Anatomia e più Appunti in PDF di Anatomia Patologica solo su Docsity! 1 LESIONI TRAUMATICHE DELL’ARTO INFERIORE IL PIEDE • Fratture del malleolo esterno • Frattura del V metatarsale • Fascite plantare • Metatarsalgia • Fratture da fatica del piede Articolazioni metatarsofalangee Osso Articolazioni Articolazioni Articolazione navicolare intertarsali OSSA — tarsometatarsali talonavicolare —_ cuneiformi Troclea del talo Calcagno Articolazione o: sso calcaneocuboidea cuboide OSSA metatarsali Malle medi Legamer deltoidi (IV) Articolazioni Legame interfalangee talocalcar (a) Visione superiore Articolazio calcaneocubx Legamento tibiofibulare, posteriore Tibia legamento tibiofibulare anteriore Malleolo laterale —_ Articolazione talocrurale Legamento talofibulare anteriore Legamento Legamento laterale talofibulare posteriore Legamento calcaneofibulare Tendine calcaneare Articolazione intertarsale Calcagno Osso cuboide Articolazione Articolazioni calcaneocuboidea metatarsofalangee Articolazioni interfalangee (c) Visione laterale Articolazione calcaneocuboidea Articolazione tibiotalare Articolazione = tarsometatarsale Articolazione ‘talonavicolare Legamento _ deltoideo Osso navicolaro Articolazione talonavicolare Articolazione subtalare Ossa cuboide - Tendine calcaneare 858. cuneiformi Base del 5° osso —_ metatarsale e Articolazione naviculocuneiforme (d) Caviglia destra, visione mediale “e le) Radionra 5 SINTOMI • dolore diffuso al collo piede • impossibilita’ al carico. • deformita’ in una frattura-lussazione, • tumefazione ed ecchimosi peri e retro malleolare. DIAGNOSI: si basa sui sintomi e sulla modalita’ del trauma. • Esame clinico • Eventuali lesioni vascolo nervose periferiche. • RX nelle tre proiezioni • TC o RMN per valutare il danno capsulo legamentoso. TERAPIA Relativa alla gravita’ delle lesioni ossee • Nelle fratture composte del malleolo peroneale, fasciatura alla colla di zinco per tre giorni • Gambaletto in resina o ad un tutore per circa 30 giorni. • Il carico con il gesso dopo 15 giorni. Nelle fratture scomposte • Intervento chirurgico: riduzione e sintesi con placche e viti in titanio. • ll carico non prima dei 10 giorni. Nelle fratture del malleolo tibiale • Un programma chirurgico, che prevede la sintesi metallica con viti o fili, revisione e stabilizzazione dell’apparato legamentoso quasi sempre lesionato. FRATTURA DEL QUINTO METATARSALE Si dividono in fratture da: • Fratture strappamento della base del quinto metatarsale: – Tipiche dei traumi distorsivi in inversione e sono dovute alla trazione esercitata dal legamento peroneo breve nel tentativo di correggere l’asse del piede. • Fratture della diafisi – Distali ballerini classici: (frattura da posizione a “demi pointe” ). – Diafisarie intermedie: sede delle fratture traumatiche, da stress e patologiche (giocatori di pallacanestro, fratture da osteoporosi……). SPORTS TIPICI 6 FRATTURA SINTOMI Dolore in regione della base del quinto metatarso alla pressione al movimento di inversione della caviglia L’impotenza funzionale è modesta e il soggetto può continuare a caricare, ma con dolore. Impossibile il proseguimento dell’attività sportiva. Tumefazione, anche notevole. DIAGNOSI • Esame clinico • Sintomi riferiti dal paziente, • RX allargato dalla tibiotarsica al piede TERAPIA Nell’immediato, si consiglia di effettuare terapia col ghiaccio. Nelle fratture composte, il trattamento è per lo più incruento attraverso l’applicazione di uno stivaletto gessato per circa 4 settimane. L’intervento chirurgico trova indicazione nei casi di frattura scomposta, utilizzando mezzi di sintesi metallici 7 FASCITE PLANTARE • La fascite plantare è la più comune causa di dolore calcaneare. • Processo infiammatorio localizzati a livello del legamento arquato o aponeurosi plantare (è una robusta fascia fibrosa che unisce la zona plantare interna del calcagno con la base delle dita. E’ molto importante nella trasmissione del peso corporeo al piede durante la deambulazione e la corsa. Subisce una distensione quando il piede si eleva sulle punte staccando il tallone dal suolo (corsa e salto)) sostenuto da un’insulto traumatico ripetuto nel tempo. • Sindrome da sovraccarico, la cui conseguenza porta a microlacerazioni ripetitive della fascia plantare soprattutto alla sua origine dal calcagno La fascia plantare superficiale comprende 3 parti: • Esterna • Interna • Media. È quest’ ultima che è sede di lesione nello sportivo. 1) Fascite plantare distale 2) Fascite plantare prossimale 3) Sindrome dolorosa del cuscinetto adiposo del calcagno 4) Intrappolamento del nervo 10 SPORTS TIPICI: Calcio, atletica (podisti e maratoneti), basket, e pallavolo. SINTOMI • Dolore in regione dell’avampiede soprattutto durante la deambulazione e nella stazione eretta (sotto carico), la sintomatologia algica viene generata anche dalla digitopressione nella regione interessata. • Modificazione della morfologia dell’avampiede, con la comparsa nella zona plantare di una dolente callosità. • Sindrome da sovraccarico funzionale controlaterale: scaricare il peso dalla zona interessata, sovraccaricando la parte opposta 11 DIAGNOSI: – esame obiettivo dello specialista per valutare l’entità della sindrome. – RX piede TERAPIA – “togliere del peso” dalla zona interessata con l’utilizzo di plantari con scarico metatarsale – in contemporanea cicli di fisioterapia per diminuire lacomponente infiammatoria locale. – L’uso di farmaci deve essere limitato per brevi periodi. programma chirurgico di riallineamento metatarsale come l’intervento di weil, o l’utilizzo di miniprotesi in titanio. FRATTURE DA FATICA DEL PIEDE • Fratture da fatica del metatarso • Fratture da fatica del calcagno FRATTURE DA FATICA DEL METATARSO Questa è la più classica delle fratture da fatica, inizialmente descritta nell’esercito, nelle giovani reclute, in seguito a marce prolungate. A lungo considerata come la localizzazione più frequente delle fratture da fatica, è attualmente meno frequente di altre localizzazioni diafisarie dell’arto inferiore. I metatarsi interessati, in ordine di frequenza, sono il secondo, poi il terzo, il quarto ed eccezionalmente il quinto e il primo, e la localizzazione rimane di solito unica. In seno al metatarso, la regione interessata è il terzo distale dell’osso, molto più spesso del terzo mediano. SEGNI CLINICI Clinicamente questa frattura si manifesta con un dolore meccanico localizzato alla faccia superiore del piede in corrispondenza del metatarso interessato, a comparsa dopo una marcia prolungata o una corsa di fondo di inconsueta intensità e su suolo duro (strada). All’esame clinico l’aspetto riscontrato è quello di un’affezione “infiammatoria” del dorso del piede: • Tumefazione locale, • Aumento della temperatura cutanea, • Dolore alla pressione latero-laterale del metatarso e alla palpazione del metatarso interessato. • La cauta mobilizzazione di questo raggio esclude una patologia articolare. • La mobilizzazione effettuata a partire dalla testa metatarsale può risvegliare dolore al focolaio di frattura. 12 DIAGNOSI STRUMENTALE Le radiografie iniziali sono negative ma, in un secondo tempo, permettono di mettere in evidenza immagini caratteristiche. In caso di dubbio, la scintigrafia evidenzia una iperfissazione intensa e precoce e la RMN può mostrare la lesione. Gli esami ematochimici sono normali. Le diagnosi da considerare di fronte a tale affezione sono, in primo luogo, un’artrite del piede, e le altre patologie metatarsali ossee (osteite, tumore, ecc). Il trattamento consiste in una riduzione del carico per 3- 4 settimane. FRATTURA DA FATICA DEL CALCAGNO Si tratta di una delle più frequenti fratture da fatica del piede 20-75% delle fratture del piede a seconda delle casistiche. Compaiono spesso negli sport di salto (paracadutismo) o di corsa con una localizzazione spesso bilaterale. SINTOMATOLOGIA Il sintomo che porta a consultare il medico è rappresentato da una talalgia meccanica (patologia infiammatoria e dolorosa sotto il tallone a livello dell'inserzione della fascia plantare sul calcagno (fascite inserzionale)che può trasformarsi in sperone calcaneare.) che disturba l’appoggio del tallone al suolo, la spinta o l’atterraggio del salto. L’esame clinico è poco significativo: • Dolore alla pressione trasversale bidigitale del calcagno • Tumefazione del tallone. Nello sportivo diagnosi differenziale con patologie della regione del tallone: • Patologie tendinee o iuxta-tendinee del tendine d’Achille, fascite plantare, tallonite, • Tendinite del tendine d’Achille oppure osteite • Tumore del calcagno • Reumatismo infiammatorio cronico iniziale. DIAGNOSI L’aspetto radiologico abitualmente riscontrato è quello di un addensamento lineare, perpendicolare alle travate ossee posteriori del calcagno, situato in corrispondenza della grande tuberosità. (tra il 1°e il 3°mese di evoluzione) Scintigrafia che mostra un’iperfissazione non specifica, ma precoce o di una TC e RMN.
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